James Dyson Award 2021, in Italia vince il progetto per lastricare le strade "con la pubblicità" | DDay.it

2021-11-17 10:24:50 By : Ms. mophiya yan

La fase nazionale del James Dyson Award si è chiusa con l'incoronazione del progetto vincitore della diciassettesima edizione italiana del premio. Si tratta di Roadfix che, come suggerisce il nome, è uno strumento per riparare le strade che, però, permette anche di stampare un logo sull'asfalto.

Attivo da diciassette anni, il James Dyson Award è dedicato a laureandi e neolaureati con l'ambizione di risolvere i problemi di domani attraverso soluzioni selezionate dallo stesso James Dyson. Nei 27 paesi partecipanti al premio si svolge una prima fase nazionale che consente al vincitore e agli altri due finalisti di accedere al concorso internazionale per il premio.

Roadfix di Luca Grasso, Silvana Migliozzi e Alessio Puleo, provenienti dal Politecnico di Milano, hanno preso a cuore il problema degli incidenti per cattiva manutenzione stradale: spesso causati dagli alti costi sostenuti dai comuni per le riparazioni.

La soluzione Roadfix prende i classici due piccioni con una fava: oltre a utilizzare un sistema di posa del calcestruzzo con uno strumento più preciso e agile, consente alle aziende locali di imprimere il proprio marchio sull'asfalto e ottenere ritorni attraverso il marketing. In questo modo si apporta valore alla collettività e al settore privato. Al progetto vincitore nazionale è andato un premio di 2.200 euro.

Ocean Washing System è uno degli altri due progetti finalisti, ed è un sistema di lavaggio in grado di filtrare le microplastiche dagli abiti ideato da Martina Mancini dell'Università La Sapienza di Roma. Chiedendosi da dove provengano le microplastiche per poi finire nei mari mettendo in pericolo la flora e la fauna marina e gli esseri umani che si nutrono di prodotti ittici, Mancini ha scoperto che il 35% di queste proviene dagli scarichi delle lavatrici.

Il sistema di lavaggio Ocean si concentra su due temi specifici: sostenibilità ambientale ed ergonomia. Si tratta di un dispositivo in grado di trattenere tutte le microplastiche dal lavaggio dei panni, e lo fa facilitando le operazioni con una struttura che si estende in altezza per semplificare l'attività anche alle persone con problemi fisici.

L'altro progetto finalista nasce dalla mente di Davide D'amico del Politecnico di Milano: è la macchina ProFONDO, capace di riciclare biomasse e trasformare i fondi di caffè in pellet.

D'amico, spinto dalla passione per le energie rinnovabili e dal crescente interesse per le proprietà dei fondi di caffè che stimolano il riciclo delle biomasse, ha creato ProFONDO, una macchina progettata per consentire a piccoli e grandi bar di riciclare i fondi di caffè trasformandoli in pellet combustibile che può essere utilizzato nelle stufe pirolitiche per riscaldare autonomamente uno o più ambienti nello stesso locale.

I progetti stanno entrando ora nella fase internazionale del concorso, in competizione con quelli degli altri 27 paesi partecipanti. Il vincitore internazionale, scelto dallo stesso James Dyson, sarà proclamato il 17 novembre e si aggiudicherà il premio finale di 35.000 euro (più 5.500 per l'università di origine). I due finalisti internazionali riceveranno invece una somma di 5.500 euro ciascuno.

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